USURA BANCARIA: NORMATIVA E TUTELA GIUDIARIA

11/05/16

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L’introduzione della legge n. 108/96 ha posto un limite oltre al quale gli interessi sono considerati usurari, tenendo  conto delle commissioni, remunerazioni a qualsiasi titolo e delle spese, escluse quelle per imposte e tasse, collegate all’erogazione del credito.  Il Ministero del Tesoro pubblica trimestralmente, a partire dal 1997 i tassi soglia oltre i quali gli interessi si intendono. I tassi soglia sono differenziati in relazione alle varie operazioni di finanziamento.
Il codice civile prevede che qualora sia convenuti interessi usurari la clausola è nulla e non è dovuto alcun interesse.
Il superamento del tasso soglia in sede contrattuale costituisce inoltre reato punibile con la reclusione da due a dieci anni.
Dopo la sentenza della Corte di Cassazione n.350 del 2013, si è dibattuta la tesi secondo la quale, nel caso in cui la semplice somma aritmetica degli interessi corrispettivi e di mora pattuiti, superi la soglia fissata dai decreti ministeriali, le relative clausole sarebbero nulle e il cliente sarebbe tenuto a restituire alla banca,  solo il capitale.
In realtà questa tesi è frutto di una lettura frettolosa e parziale del disposto della Corte, e la giurisprudenza di merito prevalente, finora, non sembra orientata  a condividere tale lettura della sentenza n.350.
Infatti, sono rare le pronunce che hanno  confermato la semplice somma aritmetica degli tasso contrattuale di interesse corrispettivo e di quello di mora possa determinare la nullità complessiva della pattuizione nel caso di superamento del tasso soglia.
E’ invece accreditata la lettura secondo cui il  tasso di interesse corrispettivo e di mora hanno ambiti di applicazione diversi e devono essere considerati per la loro effettiva incidenza sul debito.
Nonostante ciò sono tuttavia ancora tante le controversie di correntisti e  mutuatari che sostengono la tesi della somma aritmetica del tasso corrispettivo e di quello di mora, pur avendo nella realtà dei fatti ben poche probabilità di successo.
E’ invece assai più fondata e di diffusa la contestazione del superamento del tasso soglia che si verifica molto spesso in prestiti per cessione del quinto, a causa di elevati importi per commissioni e assicurazioni CPI. In casi del genere ci sono fondati e consolidati argomenti a favore dei clienti, anche se le istruzioni della Banca d’Italia precedenti al 2009 escludono alcune categorie di costi dal calcolo dell’usura. Su tale argomento non è raro verificare Banche e finanziarie che applicano un  TAEG elevatissimo (a volte vicino al 30%) e continuano a sostenere che tale tasso non è usurario perché le istruzioni della Banca d’Italia escludevano i costi di assicurazione dal calcolo.  In questi casi i giudici sono propensi per lo più a dare ragione al cliente di fatto vittima di effettiva e conclamata usura.
Riguardo ai conti correnti e ai fidi bancari la verifica di regolarità si basa soprattutto sulla incidenza delle commissioni variamente denominate (CMS, commissione di disponibilità fondi, commissione di istruttoria veloce etc).  Ove tali commissioni, sommate al tasso di interessa superano il tasso soglia il fido è certamente usurario, con diritto del cliente a recuperare tutti gli interessi e commissioni pagate. Anche in questo caso però per i periodi anteriori al 2009 l’ambiguità delle istruzioni della Banca d’Italia alimenta il contenzioso infinito fra banca e cliente che non ha ancora una chiara e definita linea interpretativa.
In ogni caso per ogni dubbio circa la legittimità del comportamento è opportuno farsi assistere da professioni e consulenti per verificare ed eventualmente recuperare i costi eccessivi pretesi da banche e finanziarie.

Se ritieni di essere vittima di usura rivolgiti ai nostri uffici per verificare delle condizioni dei finanziamenti e per la tutela giudiziaria nei confronti di banche e finanziare.

Nel caso risultino effettivamente anomalie e illeciti effettuati dalle banche e dalle finanziarie viene elaborata la  perizia econometrica per ricalcolare correttamente interessi e commissioni, e l’ufficio legale interviene nelle azioni giudiziare ai fini del recupero di quanto indebitamente pagato.

Per  i rapporti intestati a soci  AECI la verifica è gratuita. Se non si  ancora soci AECI è sufficiente iscriversi,  o se si è già soci  comunicare il proprio nome e numero di tessera.

Link e documenti: 

Banca d'Itala Tassi Effettivi Globali Medi ai fine della legge sull'usura


L'Ufficio Legale di AECI in collaborazione con StudioCredit  assiste i soci nella verifica delle anomalie del contratto e in tutte le  controversie bancarie e finanziarie.

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